La Giovane Italia persegue tramite
un apparato organizzativo autonomo i medesimi scopi del Popolo della
Libertà, con particolare attenzione al mondo giovanile, nell’ambito della
scuola e dell’università, del mondo del lavoro e delle attività di solidarietà e
sociali. Tramite Giovani per
la Liberta partecipa alla Youth of European People's Party (YEPP), gruppo giovanile
del Partito Popolare Europeo.
Fondazione
In seguito al congresso
fondativo del Popolo della Libertà del marzo 2009 ove venne approvato
lo Statuto del Popolo della
Libertà, il movimento giovanile del nuovo soggetto politico venne
costituito come organizzazione di settore del partito ed ebbe quindi le sue
prime regole interne. La nascita pratica del movimento avvenne il 9 aprile
2009, giorno in cui il Presidente del Popolo della Libertà, in applicazione
delle disposizioni transitorie dello Statuto, nominò i due precedenti vertici
nazionali delle due maggiori organizzazioni giovanili di partito confluite nel
PdL quali responsabili congiuntamente del nuovo movimento giovanile unitario,
con aventi ambedue la facoltà di definirne insieme sia l'assetto organizzativo
provvisorio che la prima proposta di Regolamento da sottoporre poi alla
Direzione Nazionale del PdL. Giorgia Meloni, 32 anni, già Presidente
di Azione Giovani, assunse dunque l'incarico di Presidente Nazionale del
movimento, mentre Francesco Pasquali, 32 anni, già Coordinatore
di Forza Italia Giovani, ne divenne il Coordinatore Nazionale.
La scelta del nome e l'assetto
organizzativo
Il 5 agosto 2009, in una conferenza stampa presso
l'ufficio del gruppo parlamentare del Popolo della Libertà alla Camera dei
Deputati, i due fondatori del movimento giovanile annunciarono gli esiti di un
sondaggio condotto sui due siti internet dei precedenti movimenti in esso
confluiti, che indicò con elevato scarto (78%) la denominazione Giovane Italia come quella
migliore per il movimento e in vantaggio rispetto a Generazione Futuro e di Giovani e Libertà, rispettivamente
secondi e terzi classificati. Pertanto tale nome, rievocante altresì le omonime
organizzazioni del passato ovvero sia quella risorgimentale
ottocentesca che quella novecentesca degli studenti missini, venne
adottato ufficialmente da Meloni e Pasquali per l'organizzazione giovanile.
Intervenendo alla conferenza stampa, Stefania Craxi, fondatrice
dell'omonima associazione politica di stampo riformista, annunciò di voler
cedere la denominazione al movimento giovanile e commentò così la
decisione: “Quando il Presidente
Berlusconi me lo ha chiesto, sono stata molto contenta di mettere questo nome
risorgimentale, nazionale, popolare e riformista a disposizione dei giovani del
PdL. E lo sarebbe stato anche mio padre. Spero che i giovani del PdL siano
animati dagli stessi sentimenti dei grandi della Giovane Italia e che questo
movimento serva a selezionare la classe dirigente del nuovo Risorgimento”.
Nella medesima conferenza stampa
Meloni e Pasquali presentarono le linee fondamentali dell'organizzazione da
loro stabilite: a livello nazionale i due leader vennero coadiuvati da un direttivo
di 8 persone. Inoltre venne deliberata la formazione di una direzione nazionale
di 66 giovani; a livello regionale e provinciale venne mantenuto il modello
della diarchia provvisoria per cui gli ex vertici di Azione Giovani e Forza
Italia Giovani divennero rispettivamente Presidenti e Coordinatori della
Giovane Italia.
Verso il I° congresso
Il 18 novembre 2010, dopo
un sondaggio online sul nuovo sito dell'organizzazione, viene scelto il simbolo
della Giovane Italia: un'ala tricolore.
Il 25 novembre 2010 il
coordinatore nazionale di Giovane
Italia, Francesco Pasquali, si dimette per aderire al movimento
finiano Futuro e Libertà per l'Italia.[15] Il 17 dicembre
2010 il Presidente del Popolo della Libertà ovverosia Silvio
Berlusconi nomina come nuovo coordinatore la deputata Annagrazia
Calabria.
Le norme dello Statuto del
PdL prevedono un tempo indicativo di un anno per la celebrazione del primo
congresso, che dovrà definire un organigramma non più scelto dall'alto ma dal
basso. Lo Statuto, redatto nel 2009, infatti sancisce espressamente l'obbligo
futuro per il Presidente del partito di non compiere, ma piuttosto ratificare
la scelta del leader del movimento giovanile fatta dal movimento stesso (art
23) secondo un regolamento che dovrà essere predisposto dall'organizzazione
provvisoria e ratificato dalla Direzione Nazionale del PdL (lo prevedono
l'articolo 49 e la VII disposizione transitoria). Il primo congresso non è
stato a tutt'oggi convocato.
Il 15
giugno 2012 l'ex Ministro della Gioventù Giorgia Meloni rassegna
le dimissioni dalla presidenza del movimento politico giovanile della Giovane
Italia definendo la decisione una scelta obbligata per il ricambio generazionale. La Meloni inoltre
si è detta «rammaricata perché avrebbe sperato che le scelte dei nuovi
dirigenti del movimento giovanile venissero fatte con un congresso nazionale».
Nuovo presidente sarà Marco Perissa, storico dirigente di Azione
Giovani, movimento giovanile di Alleanza Nazionale e attualmente
consigliere del XI municipio di Roma. Oltre alla Meloni a rassegnare le
dimissioni sono stati il portavoce nazionale Giovanni Donzelli,
consigliere PdL in Toscana, ed il Vice coordinatore nazionale della Giovane
Italia Carlo Fidanza, europarlamentare PdL componenti della cabina di regia
del movimento durante la presidenza della Meloni. Al loro posto
subentrano Augusta Montaruli, consigliere e vice capogruppo del PdL in
Piemonte, come nuovo portavoce e Carolina Varchi, già dirigente nazionale
di Giovine Italia, come nuovo vicepresidente.
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